Fair Play

Non passa giorno che non legga  storie  di povera gente suicida o che con estrema fatica riesca a  mettere insieme il pranzo con la cena. Ma anche di persone ( e non sono poche ) che nulla le scalfisce di tutta questa crisi ( beate loro ), preoccupate solo di organizzarsi le prossime ferie o di cambiare la propria auto. Beh, questo è sempre stato e lo sarà sempre di più, ampliando il divario tra chi è povero o lo sta diventando e chi è ricco e lo sarà ancor di più. Ma ciò non ci esime dal fatto che questa società oramai decaduta, come lo furono antiche civiltà, va cambiata, come al medio evo subentrò il rinascimento. Ed è a questo che dobbiamo ambire, creare i presupposti di una nuova epoca. Come ? Rompendo nel nostro piccolo quotidiano, vecchi schemi su cui ci siamo adagiati per accidia ed egoismo. Rifiutando di sottostare ad un modus vivendi, che fondamentalmente, tutti noi abbiamo creato o accettato. Iniziamo dalle piccole cose, che devono essere i nostri atteggiamenti verso il prossimo, imparando a dare il buon esempio e pretendendo che anche il prossimo lo impari. E’ da ognuno di noi che deve fiorire il rinascimento dello spirito e del pensiero, sacrificandoci un pochino, ma con l’obbiettivo per il prossimo futuro di dare una società migliore ai nostri figli e nipoti. Oramai noi, generazione  nata ” tanti anni fa” ce la siamo giocata, forse perdendo la partita, ma ciò non vuol dire che dobbiamo calciare la palla tra gli spalti. Un ultimo gesto di fair play alle nuove generazione lo dobbiamo avere.